27/07/2010 - Zio ironman racconta
Domenica 25 luglio a Zurigo ho partecipato e ho portato a termine il mio 5° Ironman. I giorni prima ero abbastanza preoccupato sul come vestirmi per la bici visto che la temperatura alla mattina era di ca. 10/12 gradi per
arrivare ad un massimo di 16/18, con molte piogge.
Altro problema nasceva dalla diversita' organizzativa rispetto alle precedenti gare, la bici, numero e casco si dovevano portare il sabato in zona cambio mentre tutti i vari cambi alla domenica mattina alla stregua di una nostra manifestazione sprint /olimpica.
A questo va aggiunto che la sera del sabato verso le 19,30 non riuscivo a trovare il chip e quindi, dopo momenti di panico, tutto si risolveva in brevissimo tempo con la completa e gentile disponibilita' degli organizzatori, assegnandomene uno nuovo. ( questo puo' aver creato un po' di confusione da chi mi seguiva da casa).
La mattina fortunatamente vedeva un pallido sole che fugava ogni dubbio sul come partire. Limpida e pulita l'acqua del lago ( c'e' quasi da credere alle guide quando dicono che sia potabile); due giri di nuoto, ben segnalati,
qualche problema e rallentamenti nel primo passaggio perche' un po' stretto.
La bici prevedeva due giri con i primi 35 km facili, di fianco al lago, altri 25 con due salite piu' che abbordabili, 20 km finali fra cui un piccola e ripida asperita' di nemmeno 1 km che fatta fra ali di spettatori non ti fanno sentire la fatica.
La corsa era su 4 giri di 10,5 km, un ponticello e due sottopassaggi erano le uniche asperita', del resto era una serie di andate e ritorno che non rendevano per nulla monotona la gara. Anzi permettevano agli spettatori di vederci spesso e a noi atleti di avere i loro incitamenti e incoraggiamenti. Ottimo il livello dei ristori.
Zurigo e' una bella citta' oltre modo pulita; piu' che la conclamata calma svizzera quello che mi ha maggiormente colpito e' il silenzio che si puo' "percepire" nel stare, su una panchina, in centro sulle rive del fiume. Anche i tram sembra che non facciano rumore, non si sentono schiamazzi, rombi di auto ( centro chiuso al traffico ma qua ne girano davvero poche!) senti il gracchiare dei cormorani, o la pioggia che cade. Si capisce perche' le montagne sono cosi' belle verdi, si passa dalla pioggia al solo nel giro di pochi minuti.
La calma svizzera l'ho verificata l'altro giorno, in un belvedere , che dava sul fiume, di punto in bianco uno scroscio di pioggia, le 6/7 persone presenti hanno aperto il loro ombrello e sono rimaste " ferme" dov'erano.
Appena ha smesso si sono rimesse in movimento, mitiche.
Ciao, Carlo